Jukebox

I Pearl Jam e Jeremy

I Pearl Jam debuttarono nel 1991 con il loro album d’esordio "Ten", una pietra miliare nella storia della musica che ancora oggi figura nella lista dei 500 migliori album compilata dalla rivista statunitense "Rolling Stone". Al suo interno vi erano singoli bomba quali "Even Flow" e "Alive". Tuttavia, l’estratto che più ha fatto parlare di sé è stato "Jeremy". Pubblicata come singolo nel 1992, Jeremy è "ispirata a due fatti di cronaca nera realmente avvenuti".

Published at 24 feb 2015

I Pearl Jam e Jeremy

I Pearl Jam debuttarono nel 1991 con il loro album d’esordio Ten, una pietra miliare nella storia della musica che ancora oggi figura nella lista dei 500 migliori album compilata dalla rivista statunitense Rolling Stone. Al suo interno vi erano singoli bomba quali Even Flow e Alive. Tuttavia, l’estratto che più ha fatto parlare di sé è stato Jeremy. Pubblicata come singolo nel 1992, Jeremy è ispirata a due fatti di cronaca nera realmente avvenuti.

L’8 gennaio 1991 un ragazzo di 16 anni, Jeremy Wade Delle, si uccise davanti alla sua professoressa e ai suoi compagni. Quel giorno, Jeremy era arrivato al liceo con qualche minuto di ritardo. Un ritardo appositamente studiato per fare in modo di uscire dalla classe per qualche minuto, una volta fatto il suo ingresso in classe. Appena arrivato, la sua professoressa l’aveva invitato ad andare dal preside per ottenere il permesso di entrata posticipata. Jeremy, però, non percorse mai quel corridoio: rientrò in classe qualche secondo dopo, maneggiando una Magnum 357, dicendo “Ho già quello che mi occorre”. Si infilò la pistola in bocca e si uccise.

At home Drawing pictures
Of mountain tops With him on top
Lemon yellow sun Arms raised in a V
And the dead lay in pools of maroon below

Daddy didn’t give attention
Oh, to the fact that mommy didn’t care
King Jeremy The Wicked Ruled his world

Jeremy spoke in class today
Jeremy spoke in class today

A casa, disegnando immagini
di cime montuose con lui sopra
Un sole giallo limone, braccia alzate a formare una V
E sotto i morti che giacciono in pozze di sangue rappreso

A papà non importava che mamma non si preoccupasse
Re Jeremy il malvagio, dominava il suo mondo

Jeremy ha parlato in classe oggi
Jeremy ha parlato in classe oggi

Jeremy era un adolescente turbato, problematico, probabilmente preso in giro dai compagni che non erano in grado di comprendere il suo malessere interiore, la bestia malefica che lo stava divorando. Le prese in giro verso quel ragazzo che consideravano “sfigato” sembravano normali, avranno pensato i suoi compagni. Chi, in fondo, non è mai passato attraverso gli sfottò dei coetanei forse più ricchi, magari più fighi e senza dubbio più ignoranti?

solitudine-bambino

Clearly I remember Pickin’ on the boy
Seemed a harmless little fuck
But we unleashed a lion Gnashed his teeth
And bit the recess lady’s breast How could I forget
And he hit me with a surprise left
My jaw left hurting Dropped wide open
Just like the day
Oh, like the day I heard

Daddy didn’t give affection, no!
And the boy was something that mommy wouldn’t wear
King Jeremy The Wicked Ruled his world

Jeremy spoke in class today
Jeremy spoke in class today
Jeremy spoke in class today

Ricordo chiaramente quando stuzzicavamo il ragazzo
Sembrava un idiota inoffensivo
Ma scatenammo un leone
Digrignò i denti e morse il petto dell’insegnante
Come potrei dimenticare? E mi colpì con un sinistro che mi colse di sorpresa
Lasciò la mia mascella dolorante, a bocca aperta
Proprio come il giorno, come il giorno in cui ho saputo

Papà non era affettuoso, no
E il ragazzo era qualcosa di cui la madre non si curava
Re Jeremy il malvagio dominava il suo mondo

Jeremy ha parlato in classe oggi
Jeremy ha parlato in classe oggi
Jeremy ha parlato in classe oggi

Invece Jeremy era davvero un ragazzo solo. L’unica amica che aveva si chiamava Lisa Moore, l’aveva incontrata al programma scolastico di sospensione e si scrivevano molti messaggi. In questo rapporto epistolare fatto di bigliettini, Jeremy le aveva confidato di voler parlare della sua vita e dei suoi progetti, In tutti i bigliettini c’era la dicitura “Rispondi”. Tranne l’ultimo, dove preannunciava ciò che avrebbe fatto ma al quale l’amica non diede il peso adeguato.

Eddie Vedder fu davvero colpito dalla vicenda, che aveva appreso dai giornali. Rimase talmente turbato che affiorò alla sua mente un fatto di cronaca accaduto quando andava ancora a scuola. Un suo compagno di classe, Brian, era entrato in classe con una pistola sparando ai muri dell’aula. Vedder, che qualche tempo prima aveva avuto una discussione con quel ragazzo, era nell’atrio ma sentì tutto.

jeremy-video

Try to forget this (try to forget this)
Try to erase this (try to erase this)
From the blackboard

Jeremy spoke in class today
Jeremy spoke in class today
Jeremy spoke in, spoke in
Jeremy spoke in, spoke in
Jeremy spoke in class today

Cerco di dimenticare tutto questo (cerco di dimenticarlo)
Cerco di cancellare tutto questo (cerco di cancellarlo)
Dalla lavagna

Jeremy ha parlato in classe oggi
Jeremy ha parlato in classe oggi
Jeremy ha parlato, parlato
Jeremy ha parlato, parlato
Jeremy ha parlato in classe oggi.

I fatti drammaticamente legati al brano, tuttavia, non finiscono qui. Nel 1996 uno studente di Washington, Barry Loukatis, andò a scuola armato e uccise due studenti e un professore. Al momento del suo arresto dichiarò di essere stato ispirato da “Jeremy”. Nel 1999, successivamente alla strage di Columbine - nella quale i liceali Eric Harris e Dylan Klebold uccisero 15 persone (inclusi loro stessi) e ne ferirono altre 24 - MTV decise di non trasmettere il video per diverso tempo come misura precauzionale, sebbene gli autori del massacro non avessero mai espresso alcun collegamento o legame con la canzone.

jeremy-pearl-jam

Il video di “Jeremy” porta la firma di Chris Cuffaro. Il concept è molto semplice: attraverso le immagini, talvolta frenetiche, del video si vuole rappresentare il tormento che sta divorando il protagonista del brano. Simbolo di questo male interiore sono le fiamme che lo circondano nella sua stanza, mentre è avvolto nella bandiera americana. Nel corso del video campeggiano, su sfondo nero, parole come “problem”, “bored” e “ignored” (problema, annoiato e ignorato), termini chiave per comprendere lo stato d’animo in cui versa l’adolescente. Dopo un’escalation di azioni agitate e rapide, il video si conclude con Jeremy che lancia una palla di carta alla professoressa e impugna la pistola (nel video non si vede l’arma ma la mimica è quantomeno esaustiva). Infine un primo piano del ragazzino: sbarra gli occhi, poi li richiude e si suicida, lasciando i suoi compagni di classe ricoperti del suo sangue in preda al terrore.

Uno dei maggiori tormenti di Cuffaro fu la censura di una scena del video, che portò a un enorme misunderstanding: nel video originale si vedeva chiaramente Jeremy con la pistola in bocca, premendo il grilletto. MTV decise di censurare la scena, forse per tutelare il pubblico più giovane. Tuttavia, togliendo quel frame, non solo il pubblico non è stato protetto ma - fatto ben più grave - per diversi anni, un video e una canzone nati per denunciare la tragedia che porta un ragazzino ad uccidersi per la disperazione, si trasformarono in un veicolo per ”incoraggiare” giovani disturbati (come Barry Loukatis e gli autori di Columbine) ad uccidere professori e compagni. E creando una patina infamante attorno a uno dei pezzi più belli del grunge anni ‘90.